In questo nuovo articolo andremo a parlare di un sintomo spesso riscontrato da molte mamme, ossia quello della pressione bassa durante i nove mesi di gestazione. Andremo quindi a conoscerne le cause e i rimedi da poter mettere in atto.
Buona lettura!
Pressione bassa in gravidanza
Nel corso del primo e del secondo trimestre di gravidanza la pressione arteriosa tende fisiologicamente a scendere, per poi recuperare i livelli pre-gravidici all’incirca dopo la 24° settimana di gestazione. I cali di pressione nei primi due trimestri sono da attribuire alle variazioni ormonali e ai cambiamenti che si verificano a livello cardiocircolatorio.
Valori pressori bassi durante la gravidanza non comportano particolari rischi materno fetali, a differenza invece di valori pressori particolarmente alti.
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Diagnosi di pressione bassa, quando?
Secondo le linee guida valori pressori normali sono inferiori/uguali a 120 su 80 (mmHg).
Si fa diagnosi di pressione bassa quando quella rilevata è intorno ai 90 mmHg (sistolica) e 60 mmHg (diastolica).
Cause
La gravidanza in sé comporta numerosi cambiamenti nel corpo della donna e la pressione sanguigna in primis ne subisce le dirette conseguenze.
Oltre a questi cambiamenti fisiologici durante i nove mesi di gestazione, concorrono ad influenzare i valori pressori anche stati d’animo della mamma come ansia e stress e gli stili di vita condotti.
Solitamente la pressione sanguigna risulta essere più bassa nelle prime 24 settimane di gestazione per ragioni circolatorie.
I vasi sanguigni si incrementano per consentire l’afflusso di sangue all’utero.
A tutto questo si aggiunge l’azione effettuata dagli ormoni, tra cui il progesterone, il quale tende a rilassare le fibre muscolari della parete dei vasi sanguigni che, a loro volta, oppongono minor resistenza al flusso sanguigno.
Alle sopra elencate possono aggiungersi delle cause temporanee, come l’alzarsi troppo in fretta o lo stare a lungo sdraiati.
Molto spesso nelle mamme in dolce attesa l’ipotensione può manifestarsi anche in caso di:
- reazioni allergiche
- infezioni
- lungo riposo a letto
- malnutrizione
- disidratazione
- fattori cardiaci
- disordini ormonali
Sintomi
I sintomi molto spesso riscontrati dalle donne con pressione bassa sono i seguenti:
- vertigini o confusione
- nausea
- capogiri che possono causare svenimenti (se ci si alza improvvisamente)
- astenia (mancanza di forze)
- respiro corto
- sete anche dopo aver bevuto
- pelle fredda e pallida
- problemi di vista come visione offuscata o doppia
Rimedi utili
Esistono pertanto alcuni semplici rimedi da poter mettere in atto per poter ovviare a questo problema.
Scopriamo insieme quali sono:
Il riposo:
- Fare le cose con calma
- Alzarsi lentamente al risveglio (non alzarsi bruscamente dal letto). Stessa cosa dalla sedia o dal divano durante l’arco della giornata per prevenire vertigini e svenimento
- Sdraiarsi sul fianco sinistro favorisce il flusso sanguigno al cuore aiutando a stabilizzare la circolazione corporea e di conseguenza quella fetale
- Riposi spesso durante il giorno per consentire al corpo di recuperare e ridurre la fatica.
Una buona idratazione e un corretto regime alimentare sono ottimi elementi nel contrastare questo tipo di sintomo.
Quando rivolgersi ad un professionista?
Se precedentemente è stato affermato che livelli pressori bassi non comportano alcun rischio a carico di mamma e bambino, è bene far luce su quelle condizioni che necessitano del parere e dell’intervento di un professionista della salute.
Per cui andremo a conoscere quando è opportuno contattare il proprio ginecologo/la propria ostetrica:
- Quando si accusano svenimenti, vertigini e severi mal di testa, disturbi visivi, respiro ‘corto’.
- Dolori al torace e sensazione di intorpidimento o debolezza.
- La persistenza del sintomo durante il terzo trimestre di gravidanza o anche oltre.
Per ricevere ulteriori informazioni o chiarimenti non esitare a contattarci.
A presto!
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Foto di rmt