La gravidanza è un periodo particolare per la vita di una donna ma al contempo molto delicato. E’ bene che la futura mamma presti attenzione alla quantità degli alimenti che assume, ma soprattutto alla qualità così da prevenire determinate infezioni alimentari in gravidanza.
Cosa sono le infezioni alimentari in gravidanza?
Le infezioni alimentari sono causate dalla presenza di batteri vivi e vitali presenti all’interno di un alimento in grado di superare la barriera gastrica del consumatore e di arrivare all’intestino.
La contaminazione dei cibi può avvenire in molti modi. Alcuni microrganismi sono presenti negli intestini di animali sani e vengono in contatto con le loro carni (trasmettendosi poi a chi le mangia) durante la macellazione. Frutta e verdura possono contaminarsi se lavate o irrigate con acqua contaminata da feci animali o umane.
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TOXOPLASMOSI
La toxoplasmosi è un’infezione molto diffusa e può colpire tutti i mammiferi, incluso l’uomo. E’ causata da un piccolo protozoo, il toxoplasma gondii, un virus che non dà segnali evidenti della sua presenza.
Si trasmette tramite l’ingestione di cibi contaminati o mal cotti.
Nonostante la sua benignità nei soggetti con sistema immunitario non compromesso, la toxoplasmosi ha notevole rilevanza in campo ostetrico poiché può dare luogo a gravi forme di fetopatia qualora la donna si contagi per la prima volta in gravidanza.
Nella fetopatia toxoplasmosica, anche se asintomatica, vi è tendenza al parto pre-termine e ad un vario grado di restrizione dell’accrescimento fetale.
La toxoplasmosi è un’infezione molto frequente: colpisce infatti il 60-70% della popolazione italiana, perché il meccanismo di diffusione è estremamente semplice.
Il parassita che la provoca si stabilisce nell’intestino degli animali che contagia (soprattutto i gatti), producendo uova che poi vengono disperse nell’ambiente attraverso le feci degli animali stessi. In questo modo si contaminano anche i terreni dei campi su cui crescono ortaggi o pascolano altri animali, che si infetteranno a loro volta e, una volta immessi sul mercato, rischiano di contagiare chi li consuma.
Nella maggior parte dei casi è un’infezione asintomatica, la persona che contrae la malattia, infatti, non si accorge di quello che le sta accadendo o al massimo avverte qualche linea di febbre, un po’ di stanchezza e l’ingrossamento dei linfonodi che si trovano alla base del cranio.
PREVENZIONE DELLA TOXOPLASMOSI NELLA GESTANTE
Si intendono misure igieniche profilattiche per le gestanti non protette, allo scopo di evitare il contagio per ingestione a partire dal serbatoio tellurico (terra) o dal serbatoio animale di infezione;
- Consumare verdure crude e frutta cruda solo dopo accurato lavaggio (questi alimenti possono essere contaminati con oocisti);
- Lavarsi accuratamente le mani, in particolare dopo aver toccato materiale potenzialmente contaminato da oocisti (giardinaggio, manipolazione di ortaggi, ecc) o con cisti di latenza (carni crude) e prima dei pasti per prevenire il contagio accidentale con il meccanismo mani-bocca;
- Consumare solo carni ben cotte (le carni crude o cotte in modo incompleto possono contenere cisti di latenza).
N.B: stare a contatto con i gatti in gravidanza è possibile prestando, però, attenzione ad evitare il diretto contatto con lettiera e feci.
LISTERIOSI
Generalmente comprende otto specie, ma solamente la listeria monocytogenes è patogena per l’uomo.
E’ un piccolo bacillo molto diffuso in natura, nell’ambiente (terreno, acque, vegetazione) ed è presente nell’intestino di molti animali selvatici e domestici, in particolare bovini, suini, capre, pecore, pollame.
Il microrganismo che causa l’infezione è presente nella normale flora intestinale degli individui sani; una diminuzione dell’acidità gastrica e altre alterazioni delle funzioni gastrointestinali possono aumentare il rischio di contrarre la malattia.
Il meccanismo del contagio alimentare comprende soprattutto l‘assunzione di verdure contaminate dalle feci di animali portatori. Comprende anche il consumo di latte, formaggi freschi, carni contaminate (animali portatori, contaminazione durante macellazione, durante la lavorazione, durante la conservazione). E’ possibile il contagio anche tramite alimenti a base di pesce e frutti di mare.
La listeria può essere potenzialmente presente in tutti gli alimenti crudi perciò è importante assicurarsi di cuocerli per bene per distruggere il germe.
La gravità dei sintomi a carico della madre può variare ma l’infezione comporta dei rischi soprattutto per il feto: meningite, setticemia, parto prematuro e aborto sono quelli più gravi.
PREVENZIONE DELLA LISTERIOSI NELLA GESTANTE:
Durante la gravidanza occorre necessariamente prendere delle precauzioni di sicurezza alimentare che rappresentano l’unica valida difesa contro i rischi derivanti dall’infezione. È importante ad esempio mangiare la carne solo se si è sicuri che sia cotta adeguatamente e prodotti caseari solo se pastorizzati.
Evitare:
- formaggi, soprattutto quelli freschi e a pasta molle;
- latte, quello in polvere, crudo e mal pastorizzato
- carne, soprattutto quella cruda, gli insaccati, ma anche pollami cotti e crudi;
- pesce affumicato;
- verdure crude, non adeguatamente lavate.
- latte crudo non pastorizzato;
- alcuni tipi di formaggi, ad esempio quelli a pasta molle, ma anche i formaggi freschi in fiocchi e quelli ottenuti dal latte crudo. Sono piuttosto sicuri i formaggi a pasta semidura e dura come il Grana padano, il Parmigiano-Reggiano, il Pecorino romano e quello toscano.
- patè e creme di carne e formaggio refrigerate
- hot dog, hamburger ed alimenti pronti al consumo se non riscaldati ad alte temperature;
- pesce affumicato refrigerato.
SALMONELLOSI
La salmonellosi è un’infezione alimentare causata dal batterio della salmonella. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) che rappresentano i veicoli di infezione.
L’infezione da salmonella (salmonellosi) di solito colpisce l’intestino, causando vomito, febbre e altri sintomi.
PREVENZIONE DELLA SALMONELLOSI NELLA GESTANTE:
Cosa fare per prevenire quest’infezione?
- Non consumare uova crude o poco cotte, maionese, gelati e zabaione preparati in casa;
- Evitare di bere latte non sterilizzato mediante pastorizzazione o metodo UHT;
- Non consumare carne cruda o poco cotta, frutti di mare crudi o poco cotti ed assicurarsi che il metodo di cottura consenta il superamento dei 70 °C anche nella parte interna (il microonde non è adeguato);
- Mantenere separati i cibi cotti da quelli crudi per impedire la contaminazione crociata una volta pronti, se non consumati nell’immediato;
- Refrigerare le pietanze dopo la preparazione, inclusa la cottura, ad una temperatura inferiore ai 4 °C;
- Proteggere i cibi dall’accesso di insetti e di altri animali.
Un abraccio Noemi
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Ciao da Noemi
Foto di Stevepb