La Commissione delle Comunità Europee sottolinea l’importanza della tutela della gravidanza, del puerperio e dell’allattamento da condizioni lavorative a rischio.
Molte attività lavorative possono rappresentare per la madre lavoratrice una condizione di rischio per la sua salute o quella del bambino, per questo il Legislatore ha emanato specifiche norme a tutela delle madri lavoratrici.
Con il D.Lgs 26 Marzo 2001 n°151 e con il D.Lgs 81/08 viene sancito l’obbligo di valutazione preliminare dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori compresi quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza.
In primis è il datore di lavoro che avvalendosi del medico competente, il quale deve analizzare con criterio di massima cautela i rischi, valuterà il pregiudizio di quest’ultimi e il peso che possono avere sullo stato di gravidanza, sul corretto sviluppo del nascituro e sulla condizione di post-partum-allattamento della stessa.
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Dopo attenta valutazione l’esito potrà essere:
- Tutte o alcune delle mansioni svolte dalla madre lavoratrice non sono pregiudizievoli.
- Alcune o tutte delle mansioni svolte potenzialmente pregiudizievoli potrebbero non esserlo più grazie a misure di prevenzione.
- Tutte o alcune delle mansioni svolte sono pregiudizievoli.
Ovviamente il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare la possibilità di spostare la lavoratrice ad altre mansioni che siano compatibili con la gravidanza ma nell’impossibilità di tale cambio deve darne comunicazione alla Direzione Territoriale del lavoro ai fini dell’interdizione anticipata dal lavoro.
Vediamo ora i rischi presi in esame
questi vengono distinti in:
- Posture e posizioni di lavoro assunte nel turno lavorativo.
- Fisici.
- Chimici e cancerogeni.
- Biologici.
- Ergonomici e correlati all’organ.one del lavoro.
Quindi vedremo dei vari rischi quelle attività che maggiormente possono creare pregiudizi in gravidanza e/o puerperio.
Posture e posizioni di lavoro assunte nel turno lavorativo
- Attività in postura eretta prolungata (vietata in gravidanza e non in puerperio).
- Ripetuti piegamenti e rotazione del busto (vietata in gravidanza e non in puerperio).
Rischi fisici
- Lavoro a bordo di mezzi di trasporto (aereo, bus ecc…) (vietata in gravidanza e non in puerperio).
- Lavoro con utilizzo di attrezzature comportanti vibrazioni o scuotimenti ( divieto in gravidanza ed in puerperio qualora il livello di esposizione sia uguale o superiore al livello di azione).
Rischi chimici e cancerogeni
- Rischio chimico (vietata sia in gravidanza che in puerperio).
Rischi biologici
- Esposizione ad agenti biologici dei gruppi di rischio 2,3 e 4 (virus epatite B e C, Rosolia, HIV, Varicella ecc…) (divieto sia in gravidanza che in puerperio).
Rischi ergonomici e correlati all’org.one del lavoro
- Sovraccarico biomeccanico degli arti (divieto sia in gravidanza che in puerperio).
- lavoro notturno ( divieto in gravidanza e in puerperio fino al compimento di un anno di età del bambino).
Inoltre potrai approfondire e avere maggiori informazioni riguardanti la tutela della maternità da parte del nostro Stato leggendo l’articolo presente sul nostro sito.
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Deborah.
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