Scoprire di essere incinta è una grande emozione.
Sin dalla prima settimana di gravidanza la mamma, ma anche il papà, possono avere dei dubbi e delle incertezze in merito a ciò che potrebbe essere normale e allo sviluppo del bambino.
Per questo riuscire ad analizzare le tappe evolutive del feto sin dal concepimento può essere davvero utile.
Proviamo insieme a fugare dubbi, incertezze e paure che si possono manifestare con il primo figlio.
Prima di continuare la lettura ci tengo ad avvisarti che…
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Cosa accade all’esordio della prima settimana di gravidanza?
Fin dal momento in cui si progetta una gravidanza iniziano a presentarsi nella mente dei futuri genitori, una serie di domande:
-Come ci si comporta se si vogliono evitare infezioni alimentari ?
-Ci sono abitudini o comportamenti che possono nuocere al feto?
-Quali sono le accortezze da avere ad inizio gravidanza?
Nella prima settimana di gravidanza, com’ è normale che sia, ci si rivolge al medico di base per metterlo al corrente della nuova situazione.
Si tratta di un passaggio importante per evitare la prescrizione di medicinali potenzialmente pericolosi e per avere consigli su alcune cattive abitudini tristemente diffuse.
Prima tra tutte, è necessaria l’astensione dal fumo.
Raggiungere quanto prima l’obiettivo di smettere di fumare è fondamentale!
Informarsi su cosa accade nella prima settimana di gravidanza può essere utile per andare ad interpretare sintomi e segni che potrebbero verificarsi.
Come saprai, la fecondazione è possibile grazie al rilascio di un ovulo, che avviene, (ovviamente sempre con le dovute eccezioni), ogni 28 giorni circa.
Nel momento in cui si verifichi un rapporto sessuale in un periodo fecondo, “l’incontro” tra spermatozoo e ovulo avverrà proprio in un ovidotto.
Dalla fecondazione stessa, quello che si chiamerà già zigote inizierà a scendere lungo l’ovidotto.
Già in questa fase avverranno le prime divisioni a livello cellulare.
Dopo sole 36 ore dalla fecondazione si potrà notare come lo zigote si sarà già diviso andando a formare due cellule.
A 60 ore dalla fecondazione le cellule diventeranno quattro.
Dopo tre giorni le cellule diventeranno otto.
In seguito a questa fase iniziale, e durante la prima settimana di gravidanza, le suddivisioni cellulari continueranno diventando sempre più accelerate.
Prima settimana di gravidanza, i bisogni dell’embrione
La prima settimana di gravidanza è davvero importante per lo sviluppo del feto, in quanto determina l’inizio della vita dell’embrione stesso.
In questa fase, l’embrione si può comunque considerare autonomo.
Esso, infatti, seguirà un programma genetico “predeterminato” e sarà in grado di provvedere in modo indipendente al proprio fabbisogno metabolico.
Le sostanze nutritive che serviranno per lo sviluppo primario del feto saranno presenti già nel liquido che avvolge l’embrione.
Questo liquido contiene progesterone.
Nella prima settimana di gravidanza l’embrione arriverà a misurare circa 0,1 millimetri.
Per questo motivo si parla di morula, cioè di una piccola mora davvero infinitesimale, ma già perfetta e capace di espandersi in modo autonomo.
Inoltre, sempre durante questo primo periodo, l’ovulo fecondato si occuperà di migrare dalle tube di Falloppio sino all’utero, dando vita all’impianto vero e proprio dell’embrione.
Tutti i sintomi della prima settimana di gravidanza
Durante la prima settimana di gravidanza si potranno avere dei sintomi abbastanza generici in grado di avvisare la mamma e il papà della presenza dell’embrione.
Non è ancora il momento di segni conclamati della presenza della gravidanza, come ad esempio nausee ed aumento di peso.
Tuttavia, è possibile cominciare ad avvertire alcuni sintomi:
- Stanchezza;
- Gonfiore al seno;
- Segni simili a quelli dell’arrivo del ciclo;
- Aumento dell’energia in alcuni momenti della giornata;
- Stitichezza;
- Aumento della temperatura corporea;
Tutti questi segni e sintomi potrebbero essere presenti nella prima settimana di gravidanza, ma potrebbero anche passare inosservati.
Non avendo ancora un vero e proprio ritardo del ciclo è molto frequente non accorgersene.
Non è ancora ora di fare il test di gravidanza.
Questo, infatti, viene indicato come affidabile a partire da due settimane rispetto al presunto concepimento, oppure dal primo giorno di ritardo nelle mestruazioni.
E’ bene ricordare, che i test di gravidanza “fatti in casa” non sono metodi efficaci per verificare la presenza o meno di un embrione.
Si tratta di una pratica piuttosto diffusa nelle donne più giovani ed inesperte.
Questi rimedi della nonna, purché non praticati con sostanze pericolose, possono rappresentare un gioco da fare per ingannare il tempo.
Non hanno alcuna valenza scientifica!
I due metodi validi e studiati appunto per questa evenienza sono: i test da effettuare a contatto con la pipì e il prelievo di sangue per la rilevazione delle beta HCG.
Onde evitare risultati falsati o poco attendibili, ricordati di rispettare le tempistiche indicate.
E’ bene effettuare i test dopo il primo giorno di ritardo delle mestruazioni o dopo due settimane dal presunto concepimento.
Prima settimana di gravidanza, i comportamenti corretti
Nella prima settimana di gravidanza si potranno, comunque, tenere già dei comportamenti corretti.
L’obiettivo è predisporre il corpo alle tappe successive dello sviluppo del feto.
Ovviamente, nel momento in cui inizierai a cercare un bambino dovresti già iniziare a mettere da parte cattive abitudini.
Il fumo di sigaretta e l’assunzione di alcol potrebbero anche ridurre le possibilità di concepire.
Inoltre, la tua ostetrica potrà già iniziare a darti preziosi consigli.
Assumere degli integratori capaci ti aiuterà ad accogliere una futura gravidanza, e a scongiurare eventuali problemi nello sviluppo dell’embrione.
Una delle sostanze che possiamo indicare come fondamentale per il corretto sviluppo del feto è costituita dall’acido folico.
Questo acido, contenuto naturalmente nelle verdure a foglia verde, dovrebbe essere assunto già durante la prima settimana di gravidanza.
Generalmente viene consigliato già a partire da due mesi prima del concepimento!
L’acido folico, in particolare, aiuta a prevenire tutti i difetti del tubo neurale nel feto, come ad esempio la malformazione congenita della spina bifida. Per questo motivo è consigliato a tutte le future mamme e a coloro che cercano un figlio.
Parliamo di una sostanza presente in natura in moltissimi alimenti, che è possibile integrare anche in compresse.
Chiedi consiglio ad un esperto!
Continua a seguirci, ne parleremo più approfonditamente!
Sei pronta?
Comincia l’avventura!
Benvenuta in questo bellissimo percorso, posso assicurarti che ti cambierà la vita!
Al prossimo articolo sulla seconda settimana,
Emanuela