Che cos’è il periodo prodromico?
Nel corso delle ultime settimane di gestazione si pone in atto una variabile attività contrattile uterina, le cui caratteristiche vanno assumendo gradualmente le note di coordinazione e ritmicità proprie del travaglio.
Il periodo prodromico è il momento in cui le contrazioni si succedono in modo ancora irregolare, con variabilità nell’intensità, nella frequenza e nella durata e percepite con sensazione fastidiosa, al limite del dolore, da parte della gestante. Mediante la palpazione addominale si può notare che la contrazione interessa tutto l’utero e mediante la visita vaginale si possono cogliere le iniziali modificazioni del collo dell’utero.
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Cosa accade durante il periodo prodromico ?
Sebbene l’attività contrattile uterina aumenti a mano a mano d’intensità, nel periodo prodromico la velocità di dilatazione del canale cervicale è relativamente lenta e le contrazioni ancora di breve durata (10-20 sec).
Nel corso di questo periodo si verifica solitamente si verifica l’espulsione del tappo mucoso, che occupava il canale cervicale. Molto spesso l’espulsione dello stesso si associa ad una modestissima perdita ematica dovuta alla rottura di capillari superficiali nel canale cervicale.
Può essere definita, questa, come una fase in cui il corpo della donna ed il bambino si preparano gradualmente ad affrontare l’intensità del parto. In modo controllato e crescente, entrambi cominciano a conoscere le sensazioni legate alle contrazioni uterine.
Quanto dura ?
Il periodo prodromico dura, in media, circa:
- Nullipara (che non ha mai avuto figli): 8h
- Pluripara (che ha già avuto figli) : 5h
Cosa può fare la futura mamma?
L’ideale sarebbe vivere le prime fasi del travaglio nell’intimità e comodità della propria casa. Un ruolo fondamentale in questa fase lo riveste il futuro papà. E’ bene, infatti, che sostenga il più possibile la propria moglie/compagna.
E’ questa una fase in cui non c’è bisogno di allarmarsi e correre in ospedale, ma un momento in cui la mamma può concedersi quanto più possibile momenti per:
- riposare;
- fare una doccia calda per rilassarsi;
- fare una passeggiata per favorire la discesa del bambino.
Quando recarsi in ospedale?
E’ bene che la futura mamma si rechi in ospedale se:
- Le contrazioni diventano più forti e regolari con intervalli di 5 minuti e almeno 30 secondi di durata (per un tempo di almeno 2h);
- Si verifica la rottura del sacco amniotico (rottura delle acque) e liquido amniotico color verdastro; se il liquido invece è limpido è comunque necessario andare in ospedale ma senza urgenza;
- Riscontra perdite di sangue vaginali abbondanti; perdite lievi sono anche possibili e potrebbero indicare che la dilatazione sta avvenendo velocemente ed è comunque bene andare in ospedale in breve tempo.
Ciao da Noemi
Foto di John Looy su Unsplash