Il periodo espulsivo è il momento finale del travaglio, il momento in cui si avvicina la nascita ed è uno dei momenti più intensi e carichi che culminerà con l’accoglimento del neonato.
E’ il terzo stadio del travaglio, successivo al periodo prodromico e a quello dilatante.
Da cosa è caratterizzato?
Per convenzione si fa coincidere il periodo espulsivo con il raggiungimento della dilatazione completa, ovvero quando il collo dell’utero è appianato e dilatato di circa 10 cm.
Ma in realtà la dilatazione completa spesso non coincide con la sensazione di premito e il bisogno di spingere in maniera irrefrenabile.
Questo perché prima che arrivi il momento cruciale in cui ci sarà bisogno di tanta energia e forza, la natura ha permesso una sorta di “pausa” e di ripresa per la mamma prossima a mettere al mondo il proprio piccolo.
Infatti questa fase “latente” o di transizione é necessaria affinché la mamma si possa rilassare e riprendere tutte le energie.
Quando sarà il momento di spingere la donna lo sentirà da sé, non c’è nessuna indicazione a spingere senza il bisogno o la sensazione di farlo anzi, questo sarà solo controproducente.
Molte donne sentono questa voglia di spingere che arriva dal retto, come quando si deve andare di corpo per evacuare.
Prima di continuare la lettura ci tengo ad avvisarti che…
? Stiamo pubblicando gratis gli argomenti più interessanti sulla gravidanza, il parto e i primi mesi di vita del bambino / bambina nel nostro gruppo Facebook privato.
Se ti interessa aumentare la tua consapevolezza sulla Gravidanza , il Parto e i primi mesi di vita del bambino questo gruppo fa al caso tuo!
Quanto dura?
La durata è variabile, si può attendere anche fino un paio d’ ore se la donna è a l suo primo parto e se non ci sono segni di sofferenza fetale.
Parola d’ordine: Non avere fretta!
Cosa accade al piccolo che si avvicina a nascere?
Il feto piano piano discende lungo il canale del parto, assumendo via via posizioni e atteggiamenti diversi.
La sua testolina infatti, per far si che le dimensioni siano favorevoli e ridotte al minimo si flette con il mento verso il torace e compie delle rotazioni, per adattare i suoi diametri a quelli del bacino materno.
Quando sta per uscire la testa la mamma potrà avvertire un’intensa sensazione di bruciore dovuta alla tensione e all’estensione della zona vulvare.
Fuoriuscita la testa e compiuta un’ultima rotazione, libererà le spalle per venire finalmente al mondo tra le braccia della sua mamma.
Consigli per vivere il periodo espulsivo al meglio?
-
Libertà di movimento
-
Posizioni libere e individuali. La posizione classica o litotomica (quella da lettino ginecologico) è sconsigliata. Sono fortemente consigliate le posizioni verticali che sfruttano la forza di gravità (in piedi, accovacciata, in ginocchio) e quelle che non schiacciano l’osso sacro (a carponi). Inoltre si riscontra un maggior benessere, meno traumi ed eventuali lacerazioni perineali.
-
Intimità
-
Sostegno: avere accanto una persona se lo si desidera potrà infondere fiducia, sicurezza e sostegno nonché essere d’aiuto per sostenere la mamma in alcune posizioni ed effettuare i massaggi alla schiena, al collo, alle spalle.
-
Libertà di esprimersi. Usare la voce è un ottimo modo per concentrarsi sulle spinte, l’uso di vocalizzi permette il rilassamento.
-
Silenzio o una musica rilassante
-
Rispetto della Fisiologia e dei Tempi del parto. La natura ha previsto un processo perfetto appositamente con tempi non uguali per tutte le donne, per permettere al bambino e alla mamma di affrontare il passaggio della nascita nel migliore dei modi; le spinte sulla pancia (manovra di Kristeller), il taglietto (termine obsoleto e inesatto) l’episiotomia e l’uso della ventosa sono manovre che devono essere evitate in condizioni di normalità; il loro uso deve essere valutato solamente in situazioni a rischio o patologiche.
C’è un potere che entra nelle donne quando partoriscono. Le donne non lo chiedono, ne vengono semplicemente invase. Si accumula come nuvole all’orizzonte e passa attraverso di loro, portando il bambino con sé.
(Sheryl Feldman)
Se avete dubbi o curiosità o semplicemente volete raccontare la vostra esperienza potete farlo nei commenti qui sotto.
Un saluto e al prossimo articolo.
Emanuela
Photo by egor105 on Pixabay