Il parto è uno tra i momenti più intensi nella vita di una donna e di un bambino ma è pur sempre un evento traumatico per entrambi e con l’aiuto dell’Osteopatia Post Parto è possibile rimediare e prevenire futuri disformismi e patologie nel bambino.
Purtroppo non sempre si svolge in maniera del tutto fluida e fisiologica; possono avvenire dei piccoli traumi che si traducono in rigidità dei tessuti, in piccole alterazioni della morfologia del cranio, del bacino o degli arti nel bambino; in dolori alla schiena o al bacino nella mamma, che producono piccole e, a volte, grandi problematiche.
L’Osteopata interviene su questi traumi con tecniche manuali liberando le tensioni, restituendo elasticità e libertà di movimento ai tessuti.
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Parto naturale
Se il parto è naturale, bisogna verificare nei giorni successivi la mobilità del sacro. Ci sono dolori sacrali e lombari nonché delle forme di lieve incontinenza dovute al non adattamento del sacro dopo il parto, con conseguenti sintomatologie legate alla colonna e, secondo alcuni, all’umore della madre.
Se durante il parto naturale è stata effettuata la manovra di Kristeller, possono insorgere dei problemi costali che, a loro volta, possono essere associati a dei problemi viscerali. Questa manovra consiste nell’applicazione di una spinta a livello del fondo dell’utero con lo scopo di facilitare l’espulsione del bambino.
Nella fase post-parto è quindi essenziale verificare:
- i problemi di mobilità costale (che possono determinare delle difficoltà nell’allattamento),
- la mobilità dell’intestino
- l’utero si sia riposizionato correttamente.
Anche nel parto il meccanismo naturale, tuttavia, può essere fonte di piccoli traumi per il piccolo.
Le forti contrazioni uterine e la difficoltà di dilatazione del canale del parto possono condizionare il passaggio della testa, la quale può subire compressioni di entità lieve o, talvolta, più importanti; queste, spesso e volentieri, si ripercuotono su tutto l’asse longitudinale del neonato, creando alterazioni anche a livello della colonna vertebrale e del sacro.
Parto cesareo
- Se non è programmato (cesareo d’urgenza che segue al travaglio) si possono presentare tutti i problemi citati in precedenza, relativi al parto naturale (poiché la madre ha solitamente già vissuto gran parte del travaglio e delle spinte), a cui si aggiungono quelli dovuti al cesareo.
- Nel caso in cui
- il parto cesareo è programmato si potranno presentare problemi relativi alle cicatrici le quali vanno trattate osteopaticamente subito dopo la cicatrizzazione definitiva (circa tre mesi).
Chi ha subito un taglio cesareo non potrà riprendere l’attività fisica precocemente, dovrà aspettare i tempi fisiologici di cicatrizzazione e di guarigione dei tessuti che sono stati tagliati.
Il ginecologo potrà dare il via al momento opportuno per evitare la formazione di patologie spiacevoli, come le ernie addominali causate dalla diastasi dei retti addominali.
Il trattamento osteopatico è essenziale per liberare le aderenze che certamente si sono costruite e restituire il più possibile la mobilità all’utero e all’intestino.
Una valutazione osteopatica è comunque consigliata a distanza di 30 giorni dal parto, soprattutto se compaiono sintomi importanti come:
- dolore al coccige e al sacro da sedute
- lombalgie e a volte sciatalgie
- dolori cervicali
- frequenti mal di testa
- cruralgie
- sintomi dolorosi alle spalle e alle braccia
- incontinenza da sforzo (quando si starnutisce, si ride o si fa un colpo di tosse)
Se hai altri dubbi o domande lascia pure un commento qui sotto!
Chiara
Photo di cynthia_groth By Pixabay