Quando si aspetta un bambino anche viaggiare e andare in montagna può rappresentare un dubbio per i futuri genitori.
In gravidanza è possibile andare in montagna, ma è meglio seguire alcune indicazioni e prendere qualche precauzione.
Cosa c’è da sapere sulla montagna in gravidanza
Una vacanza in montagna può essere molto di aiuto nei mesi estivi quando la futura mamma può soffrire molto il caldo. Anche durante il resto dell’anno può essere molto rilassante e suggestivo trascorrere qualche giorno in montagna. Ci sono però alcuni casi in cui è bene evitare di andare in montagna o di non recarsi oltre i 2.500 metri. In particolare è meglio non superare questa quota, se la futura mamma soffre d’ipertensione arteriosa, sa di essere a rischio di aborto spontaneo o preeclampsia, c’è o potrebbe esserci una ridotta crescita fetale o se è presente la placenta previa. Comunque in questi casi è meglio chiedere consiglio al ginecologo che segue la gravidanza. Dopo la ventesima settimana di gravidanza, sarebbe meglio evitare la montagna se si soffre d’ipertensione e/o malattie polmonari e cardiache, se si fuma, c’è una condizione di anemia, è presente una bassa crescita intrauterina e/o ridotta funzione della placenta.
Se invece la gravidanza non ha complicazioni, non ci sono controindicazioni a un’uscita in montagna.
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Quali sono le precauzioni da prendere?
- E’ consigliabile bere abbastanza acqua per contrastare l’eventuale insorgenza di episodi di iperventilazione, favoriti dall’altitudine.
- Non fare sforzi eccessivi e sport che richiedono uno sforzo fisico, sollecitazioni e che sono a rischio cadute.
- E’ bene informarsi sulle strutture ospedaliere che siano abbastanza vicine e portare con sé tutta la documentazione della gravidanza, soprattutto nel primo e nel terzo trimestre.
- E’ molto importante portare anche la protezione solare, occhiali da sole, cappelli e abiti a maniche lunghe, per evitare un’insolazione o una scottatura.
- Se si soffre di mal di montagna, è bene sapere che non si possono assumere farmaci a base di sulfamidici, se non prescritti dal proprio ginecologo, che sono controindicati nel primo trimestre e nelle ultime settimane di gravidanza.
Se avete domande o volete ricevere più informazioni a riguardo, contattateci o lasciate un commento.
A presto,
Veronica
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