Diventare genitore è un’esperienza ricca di sentimenti, uno spettro emozionale che include gioia, paura e ansia.
In alcuni casi, la paura e l’ansia prevalgono e si possono manifestare il baby blues e la depressione post-parto.
Cos’è il baby blues
Il baby blues è molto comune tra le neomamme. Esso è riconosciuto come un disturbo breve che interessa almeno il 50% delle donne dopo il parto. E’ caratterizzato da tristezza, facilità al pianto e labilità emotiva. Normalmente questa esperienza è superata dopo poche settimane. Molto raramente invece sfocia in un disturbo depressivo post-parto.
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La depressione post-parto
Per depressione post-parto s’intende un disturbo depressivo non psicotico che insorge nei dodici mesi successivi al parto, con maggiore incidenza nelle prime 4-6 settimane.
I principali sintomi sono: sentirsi sopraffatti dalle emozioni, intrappolati, respinti dal neonato, colpevoli, irritabili, di umore basso. Di solito la neomamma piange molto, perde l’appetito e la libido, accusa mal di testa e la vista si fa offuscata. Sono frequenti gli attacchi di panico, il senso d’inadeguatezza, l’inspiegabile perdita d’interesse nel neonato, la fatica persistente, l’insonnia e la perdita d’interesse nello stare in mezzo agli altri.
Raramente la depressione passa da sola e può durare nel tempo se non è affrontata e trattata.
Il compito dei professionisti sanitari, tra cui le ostetriche, è quello di rassicurare la neomamma e di farle chiedere aiuto. Bisogna farle capire che non è sola e che non deve incolparsi perché si sente in questo modo.
Cosa si può fare se si presenta la depressione post-parto
E’ molto importante il supporto della famiglia e dell’ambiente che circonda la neomamma. La prima cosa da fare è chiedere aiuto e supporto a dei professionisti sanitari come il ginecologo, l’ostetrica e il medico di famiglia, che sapranno aiutare al meglio la neomamma. E’ bene creare un rapporto mamma-bambino, prendersi cura di se stessa e fare attività fisica.
Il legame mamma-neonato
Per le mamme è necessario creare un legame forte con il bambino fin da subito dopo il parto, con il contatto a pelle a pelle. Questo rafforza la loro relazione e porta molti benefici sia per la mamma sia per il neonato. Il contatto con il piccolo rilascia ossitocina, l’ormone dell’amore e delle coccole. Un aumento di ossitocina fa sentire più felici e rende la mamma capace di riconoscere i bisogni non verbali del bambino più facilmente. A prescindere dall’allattamento, il contatto pelle a pelle può essere un utile metodo per rilassare mamma e bambino. Il massaggio neonatale può essere di grande aiuto per formare il legame tra i due ed esso ha dimostrato anche una riduzione dei sintomi nelle madri con depressione post-parto.
Prendersi cura di se stessa
Dopo il parto è importante per la mamma sentirsi nuovamente se stessa e donna, dedicando un po’ di tempo per coccolarsi e riposarsi. E’ importante fare una dieta varia ricca di vitamine e sali minerali, mangiando cosa le piace di più. La mancanza di sonno può essere sempre presente poiché dormire mentre ci si prende cura di un neonato, è molto difficile. Si deve cercare di riposare mentre il piccolo dorme e lasciare da parte le altre faccende o farsi aiutare a eseguirle. Le donne con depressione post-parto impiegano più tempo a prendere sonno e dormono meno rispetto alle donne senza questa condizione. Inoltre, meno si dorme e minore sarà la qualità del sonno.
Attività fisica
Vari studi hanno dimostrato che l’attività fisica potrebbe aiutare a combattere la depressione post-parto. Gli esercizi durante il periodo del post-parto sono una buona opportunità per dedicare un po’ di tempo a se stessa e per trovare un miglior benessere psicofisico per affrontare con più facilità i sintomi della depressione post-parto. Lo sport aiuta a scaricare lo stress, favorire il sonno e aumentare l’energia. Camminare e uscire nelle giornate di sole migliorano l’umore e servono a mantenersi attivi.
Se, nonostante siano passate più di tre settimane dal parto, continuate a sentirvi tristi, irritabili, sole o pensate di non essere in grado di prendervi cura del vostro bambino vi consigliamo di parlarne con un esperto. Il nostro sito offre, a tal proposito, consulenze psicologiche online o di persona rivolte alle neo-mamme.
Se avete domande o volete ricevere più informazioni a riguardo, contattateci o lasciate un commento.
A presto,
Veronica
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Erica
Febbraio 2, 2018 at 6:26 amSalve, ho partorito da cinque mesi, sono la mamma di Benedetta e premetto che la amo con tutto il cuore e che non mi è mai mancato l’interesse nei suoi confronti, anzi, non posso smettere di stare con lei, coccolarla e baciarla..e dirò che non mi ha mai dato grosse difficoltá..ma, da qualche tempo, non sopporto più gli altri (mamma, sorelle, parenti…) me la prendo per qualsiasi cosa, piango per qualsiasi cosa dicano…avrei tanto bisogno del loro aiuto, ma allo stesso tempo mi sento meglio quando non li vedo..mi fanno sentire inadeguata e.. consolo questi miei stati d’animo mangiando snack dolci e salati.. e poi mi sento in colpa perché allatto la mia bimba esclusivamente al seno e chissà di quali sostanze la sto nutrendo…Si tratta di depressione post partum?E’il caso che chieda aiuto a persone competenti? Grazie per la disponibilità!
Veronica Policella
Febbraio 2, 2018 at 2:04 pmBuongiorno Erica. Non penso si tratti di depressione post-parto dato che il rapporto con la bambina è molto forte e stretto. Il sentirsi inadeguata di fronte ai parenti, potrebbe essere legato ad un senso di protezione nei confronti della bambina. L’allattamento al seno ed il preoccuparsi di quello che si mangia escluderebbe la depressione, ma sarebbe meglio approfondire le emozioni che prova in questo periodo. Provi a parlare di queste sensazioni che sente anche con il suo compagno e con il medico di famiglia.
Per qualsiasi altro dubbio, non esiti a contattarmi.
Veronica
Ela
Febbraio 2, 2018 at 9:53 amSalve Veronica anch’io sono una di quelle neomame con quei problemi e sto cercando di uscirne fuori ma sembra difficile. Grazie se mi rispondi
Veronica Policella
Febbraio 2, 2018 at 2:14 pmBuongiorno Ela. Posso solo immaginare ciò che stai provando in questo periodo. In questi casi riuscire a chiedere aiuto è molto importante. Coraggio, vedrai che riuscirai a superare questo momento con il supporto delle persone che ti sono vicine.
Non esitare a contattarmi per qualsiasi dubbio o domanda.
Veronica
Roberta
Marzo 3, 2018 at 8:51 amSalve..ho una bimba di 2 mesi che adoro e sono felicissima di essere diventata mamma.. ma da qualche settimana non sopporto più le persone che mi vengono a trovare, compresa mia suocera e tutta la famiglia.. ho delle crisi di pianto ogni volta che mi dicono che verranno a casa e litigo spesso con mio marito.. non riesco neanche a mangiare e piango per qualunque cosa. Così ho deciso di andare per qualche settimana a casa di mia sorella secondo lei è una buona soluzione ? E soprattutto devo chiedere aiuto al mio medico? Grazie
Emanuela Tempesta
Marzo 6, 2018 at 5:15 pmBuonasera Roberta, comprendo molto bene la sua situazione dal punto di vista emotivo e immagino non sia facile affrontarla.
Ad ogni modo credo che la soluzione migliore per lei e la sua piccola non sia tanto quella di “evadere” ma di affrontare la circostanza che le crea questo disagio.
La cosa migliore sarebbe farsi aiutare se non riesce ad avere voce in capitolo in questa sofferenza.
Il suo disagio deve essere rispettato e compreso da chi le è accanto ma non sempre questo è possibile e se sua sorella le infonde fiducia e forza può anche farsi sostenere da lei in questo momento.
E’ bene però essere chiari anche con chi in questo momento la infastidisce: se amici, parenti, suocera ecc la infastidiscono cerchi un modo per farlo presente e per recuperare la sua serenità. Non è solo a fin di bene suo ma anche della sua famiglia e della sua bimba in primis. Suo marito potrà e dovrà seguirla nel percorso perché voi siete un nucleo e come tale va preservato e curato soprattutto nei momenti di maggior difficoltà. Inoltre meglio farsi aiutare subito piuttosto che incorrere in situazioni di ansia e stress da cui poi è più difficile tirarsi fuori.