I primi giorni dopo la nascita del bambino sono pieni di emozione e gioia ma anche di ansie e paure. Queste sensazioni sono spesso legate all’incognita dell’allattamento al seno.
Esistono diversi studi sulla correlazione tra lo stress materno e l’allattamento al seno che interessano la buona riuscita dell’allattamento.
Come funziona l’allattamento al seno
Gli ormoni fondamentali per l’allattamento al seno sono la prolattina e l’ossitocina. Nella prima metà della gravidanza il seno materno subisce delle modificazioni e un aumento di volume. Grazie alla prolattina c’è un’iniziale produzione di latte e verso la ventiquattresima settimana può essere già presente il colostro. Dopo la nascita, la suzione del bambino stimola l’ipotalamo materno, con la conseguente produzione di ossitocina. L’ossitocina stimola delle contrazioni nel seno che servono ad aiutare la fuoriuscita del latte.
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La relazione tra stress e allattamento
Questa relazione è strettamente legata all’ossitocina. La produzione e il rilascio dell’ossitocina possono essere condizionati, oltre che dalla suzione del neonato, anche dagli stimoli esterni. Così come durante il travaglio di parto, tutte le emozioni positive aumentano il rilascio di ossitocina. Per esempio il solo sentire il vagito del bambino o stare a contatto con un suo oggetto può provocare la fuoriuscita di latte anche in assenza di suzione da parte del bambino. Mentre lo stress prolungato provoca un aumento dell’ormone dello stress: il cortisolo. Questo influisce negativamente sull’allattamento e a volte anche la montata lattea può ritardare. Lo stress è legato a livelli più bassi di prolattina e per questo la produzione di latte può diminuire.
La produzione di latte materno dipende molto anche dalla richiesta del lattante e più il seno viene svuotato tanto più latte si produce.
Per favorire la produzione adeguata di latte sono indispensabili tre aspetti:
- il contatto pelle a pelle lasciando il neonato a contatto sul petto della mamma fin da subito dopo la nascita. Si stimola l’istintiva ricerca del capezzolo e si favorisce l’attacco. E’ anche un potente stimolatore dell’ossitocina e può contribuire a calmare lo stress in una diade in difficoltà soprattutto nei primi giorni in cui la mamma e il bambino stanno ancora “imparando” a conoscersi;
- per la mamma è molto importante avere un ambiente rassicurante e circondarsi di persone che sostengono le sue capacità. Questo andrà a diminuire lo stress;
- trovare una posizione giusta per ogni coppia mamma-bambino, cercando di sostenere bene il neonato e tenerlo a stretto contatto con il corpo materno. E’ molto importante anche l’attacco del bambino, così da consentire sia lo svuotamento del seno per la produzione ma anche per la prevenzione d’ingorgo mammario e di mastite, sia per la prevenzione delle ragadi.
Come si può vedere lo stress ha un’influenza negativa sull’allattamento al seno. Per questo anche lo stato italiano ha formulato una legge per la madre lavoratrice che lo tutela e lo favorisce.
Se avete domande o volete ricevere più informazioni a riguardo, contattateci o lasciate un commento.
A presto,Veronica
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