La perdita del tappo mucoso: cos’è, come riconoscerlo e quando prestare attenzione.
Che cos’è il tappo mucoso?
Il tappo mucoso si forma grazie alle ghiandole della cervice che secernono una quantità di muco denso che ha il compito di chiudere il canale cervicale e impedire che batteri o sostanze dannose possano entrare a contatto con l’ambiente uterino.
La perdita del tappo mucoso: travaglio prossimo?
Frequentemente si associa la perdita del tappo mucoso con l’inizio del travaglio; questo però, non ha valore scientifico, poiché se è vero che il collo dell’utero sta iniziando la sua modificazione e dilatazione, è altrettanto vero che i fattori scatenanti il travaglio possono presentarsi anche a distanza di alcuni giorni.
L’espulsione del tappo può avvenire anche in momenti differenti e a distanza di ore o giorni.
Capita spesso che il tappo venga espulso a piccole quantità e talvolta può capitare di non accorgersene.
Quando si è certi della sua espulsione, è bene non allarmarsi, ma vivere con serenità gli ultimi momenti che separano la mamma dalla nascita del neonato.
Si dovrà attendere qualche ora, qualche giorno o anche 2-3 settimane: l’importante è lasciare che la natura faccia il suo corso.
Prima di continuare la lettura ci tengo ad avvisarti che…
? Stiamo pubblicando gratis gli argomenti più interessanti sulla gravidanza, il parto e i primi mesi di vita del bambino / bambina nel nostro gruppo Facebook privato.
Se ti interessa aumentare la tua consapevolezza sulla Gravidanza , il Parto e i primi mesi di vita del bambino questo gruppo fa al caso tuo!
Come si presenta?
La perdita del tappo mucoso può avere un aspetto diverso per ogni donna poiché non tutte hanno la stessa struttura uterina e cervicale tanto più, la stessa concentrazione di ormoni.
E’ facile riconoscere e distinguere la perdita del tappo mucoso dalle normali e fisiologiche secrezioni vaginali.
Il tappo mucoso ha un aspetto simile a muco denso e molto gelatinoso, di colore bianco-giallo chiaro e può presentarsi striato di sangue rosso vivo oppure marroncino (sangue coagulato).
La presenza di sangue non deve allarmare, ma indica che il collo dell’utero si sta iniziando a dilatare e questo evento può causare la rottura di alcuni vasi capillari; episodio, quindi, del tutto fisiologico.
Quando allarmarsi?
Si raccomanda di prestare molta attenzione qualora dovessero presentarsi alcune situazioni lontane dalla fisiologia, quali, ad esempio:
- Cospicua perdita di sangue. Se la perdita è molto abbondante, simile a una mestruazione, potrebbe essere indice di un distacco placentare.
- Perdita prematura del tappo. Quando si verifica prima delle 34-35 settimane di gravidanza; in questo caso potrebbe essere la spia di una dilatazione cervicale prematura e di conseguenza, una minaccia di parto pretermine.
- Ha un odore sgradevole. Potrebbe essere segno di un’infezione cervico-vaginale. E’ raccomandato effettuare un tampone cervico-vaginale per la ricerca di germi o batteri che potrebbero essere rischiosi per il nascituro.
- Si accompagna a fuoriuscita di liquido. Potrebbe trattarsi di una rottura delle membrane amniotiche, quando si ha una perdita di liquido chiaro, caldo, con odore molto diverso da quello dell’urina e più o meno abbondante.
Qualora il liquido dovesse essere di colore verde (tinto) è opportuno recarsi al più presto in ospedale perché potrebbe essere il sintomo di una sofferenza fetale.
Se hai dubbi o vuoi ricevere dei consigli o maggiori informazioni, se vuoi raccontarci la tua esperienza entra a far parte delle nostra community oppure lascia un commento nel box qui sotto.
A presto da SOS Ostetrica – La migliore amica delle mamme!