In questo nuovo articolo parleremo di taglio cesareo, andando a scoprire come e perché viene eseguito. Buona lettura!
TAGLIO CESAREO
Che cos’è?
Il taglio cesareo consiste in un intervento chirurgico mediante il quale il prodotto del concepimento e gli annessi fetali vengono estratti attraverso un’incisione della parete addominale e della parete anteriore dell’ utero, per via laparotomica. L’intervento ha una durata di circa 30-45 minuti. Prima dell’esecuzione di tale intervento avviene la disinfezione addominale e dei genitali. Tale disinfezione avviene mediante soluzione iodata per cui qualsiasi tipo di allergia a quest’ultimo è bene segnalarla preventivamente.
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TC ELETTIVO
Il taglio cesareo può essere eseguito d’urgenza se ci sono rischi per la mamma o il feto ma può anche essere programmato (o elettivo). Il taglio cesareo può essere programmato e questo avviene principalmente per due ragioni. In primo luogo, infatti, la futura mamma può decidere di sceglierlo per “autodeterminazione” oppure si trova costretta a doversi sottoporre ad un taglio cesareo quando c’è la presenza di alcune condizioni (materne o fetali) che potrebbero essere un rischio per mamma e bambino se dovessero affrontare un parto spontaneo. Solitamente non si attende oltre le 38 settimane, salvo casi eccezionali.
Vediamo insieme quali sono le indicazioni al TC elettivo.
Indicazioni
- Presentazione podalica(ECV controindicata o fallita)
- Gravidanza gemellare con 1° gemello non cefalico
- Placenta previa
- HIV in casi selezionati
- HSV primario nel 3°trimestre
- Stima peso fetale >4500
- Pregresso TC in casi definiti (longitudinale, > 2 TC….)
- Nel caso in cui i gemelli siano più di due, il parto viene sempre fatto tramite il taglio cesareo programmato.
- Per altre patologie degne di nota per le quali non è possibile l’espletamento di un parto per via vaginale.
Indicazioni annessiali al TC
Tra le condizioni patologiche degli annessi ovulari, quelle che richiedono il taglio cesareo sono:
- placenta previa totale
- casi di placenta previa parziale
- il distacco di placenta normalmente inserita
- il prolasso del cordone ombelicale, quando la dilatazione della bocca uterina è ancora incompleta
- brevità assoluta del cordone ombelicale.
Il pre-ricovero
Nel caso di cesareo programmato, è bene che la mamma disponga di tutti gli esami necessari utili allo svolgimento stesso dell’intervento:
- esami del sangue
- elettrocardiogramma
- visita anestesiologica
- visita ostetrica con ecografia.
La preparazione all’intervento
Per prepararsi adeguatamente all’intervento è richiesta una depilazione dei genitali, che si può fare tranquillamente a casa. Questo perchè l’eventuale presenza residua di peli pubici potrebbe essere fonte di microorganismi e batteri, ideali concorrenti nell’insorgenza di infezioni.
Altro fattore importante è il digiuno. Il giorno fissato per l’intervento bisogna, infatti, arrivare in ospedale a digiuno dalla mezzanotte precedente.
Il ricovero
Il ricovero avviene, solitamente, la sera prima o la mattina stessa dell’intervento. Al momento dell’ingresso in reparto il ginecologo o l’ostetrica presenti compileranno la cartella clinica della mamma e controlleranno che ella sia in possesso di tutti gli esami necessari all’esecuzione del TC.
Verrà effettuato, prima dell’intervento, un tracciato cardiotocografico, per il monitoraggio del benessere fetale.
Alla mamma verrà fatto indossare un camice operatorio e una cuffietta e successivamente verrà portata in sala operatoria. E’ importante togliere di dosso, prima dell’intervento, anelli, orecchini, braccialetti e collanine.
Durante la fase preparatoria o all’inizio dell’intervento viene somministrato alla mamma un antibiotico a largo spettro (profilassi antibiotica per evitare il rischio di malattie). Dopo l’intervento, anestesista o chirurgo decideranno se proseguire con l’antibiotico o se è stata sufficiente un’unica somministrazione.
L’anestesia
Al momento del ricovero verrà inserita nel braccio della donna una piccola cannula venosa, attraverso la quale si possono iniettare farmaci ed eventuali liquidi durante e dopo l’intervento.
Nella maggior parte dei casi il taglio cesareo viene effettuato con anestesia loco-regionale di tipo spinale oppure epidurale, più sicura sia per la mamma sia per il bambino.
Viene eseguita attraverso una particolare iniezione nella zona lombare e comporta una perdita della sensibilità dolorosa dall’ombelico in giù.
Durante tutto la durata dell’intervento, l’anestesista tiene sotto controllo i parametri vitali della paziente (pressione, frequenza e funzionalità cardiache, livelli di ossigeno nel sangue).
Come vivere al meglio l’esperienza del taglio cesareo
L’Hypnobirthing, un programma di educazione prenatale che fornisce ai futuri genitori gli strumenti necessari per vivere la nascita del proprio bambino come un’esperienza positiva e soddisfacente, può avere un enorme impatto nell’affrontare un taglio cesareo e il ricovero ad esso associato. I genitori che utilizzano questa tecnica sperimentano una notevole riduzione dell’ansia, sono calmi e fiduciosi, e queste sensazioni promuovono un recupero più rapido della mamma. Le tecniche di rilassamento, inoltre, aiutano a combattere l’insonnia gravidica e a ridurre il dolore dopo l’intervento chirurgico.
Una buona tecnica di respirazione durante il taglio cesareo può aiutare il corpo ad accettare più facilmente l’anestesia. Respirare profondamente può essere un modo rapido per calmarsi ed essere consapevolmente presenti momento dopo momento senza stress. Si tratta inoltre di uno strumento efficace per la genitorialità, l’allattamento e la vita in generale.
Per concludere, indipendentemente dalle esigenze e dalle scelte, un corso Hypnobirthing può permettere di affrontare il parto con calma, fiducia e controllo. Rende responsabili nel processo decisionale, perché permette di conoscere tutte le opzioni a disposizione e quindi ottenere il meglio dagli operatori sanitari.
Controllo post-operatorio
Al termine dell’intervento la mamma è posta sotto stretta sorveglianza ostetrica: ogni mezzora nelle prime due ore. Ad essere costantemente monitorati saranno i seguenti parametri:
- Polso
- P.A (pressione arteriosa)
- Perdite ematiche
- Diuresi
- Frequenza respiratoria
- Entità del dolore
- Presenza del globo di sicurezza
- Colore della cute
Di fondamentale importanza sarà il contatto precoce con i familiari e con il neonato. Questo favorirà quanto prima l’attaccamento madre-bimbo e l’avvio dell’allattamento.
Nelle ore successive la mamma verrà ricontrollata dall’ostetrica presente che, come in precedenza, continuerà a monitorare costantemente i parametri vitali della donna e che l’utero sia ben contratto.
Al bisogno la mamma potrà richiedere un antidolorifico.
Il giorno successivo all’intervento (dopo circa 24 ore) se tutto procede fisiologicamente verrà tolto il catetere e la mamma potrà riprendere quanto prima la deambulazione.
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A presto,
Noemi
Foto di Engin_Akyurt
Laura
Marzo 17, 2018 at 6:51 pmAldilà delle motivazioni personali, avrei desiderato un cesareo ma nessuno mi ha permesso di farlo. Come si fa a far valere il diritto della madre alla propria autodeterminazione?
Emanuela Tempesta
Marzo 18, 2018 at 5:45 pmBuonasera Laura, il taglio cesareo è un intervento chirurgico e in quanto tale non è privo di molti rischi, motivo per cui, se non necessario non può essere “scelto”. Nel caso di rischio per il feto o la mamma o per motivazioni che impediscono un parto spontaneo allora il taglio cesareo elettivo o d’urgenza è la scelta da fare. In casi diversi, l’autodeterminazioni si può concordare solo nel caso di bisogni o problematiche serie e importanti. Non mi permetto di chiederle il perché avrebbe preferito un taglio cesareo, ma forse un buon percorso di accompagnamento alla nascita avrebbe potuto aiutarla nel vivere il parto spontaneo nella maniera più positiva che ci sia?
Giovanna
Marzo 20, 2018 at 6:30 pmBuonasera… Sono in attesa del 2° figlio.. Il primo figlio è venuto al mondo con un cesareo d’urgenza.. Adesso sono passati 8 anni è come ho scritto prima sono in attesa del secondo.. Devo fare di nuovo il cesareo oppure posso provare ad avere un parto spontaneo visto che è già passato molto tempo? Grazie.. In attesa di vostra risposta vi auguro una buona serata.
Emanuela Tempesta
Marzo 26, 2018 at 6:57 pmBuonasera Giovanna, visto il tempo trascorso dall’ultimo cesareo può sicuramente provare ad avere un VBAC un travaglio di prova. Deve però concordare il tutto con la sua ostetrica o il suo ginecologo che, conoscendo la sua storia clinica, le potranno consigliare e la potranno assistere al meglio in questa sua scelta.