“Capita spesso, quando si vuole viaggiare in gravidanza, che le domande si moltiplichino e molte cose che prima si facevano senza alcun problema suscitino ora qualche perplessità. Ma se la gravidanza è fisiologica e non ci sono complicazioni tali da imporre il riposo assoluto si può andare praticamente dappertutto, seguendo semplici regole.”
VIAGGIARE IN GRAVIDANZA
Spesso le domande che le mamme si pongono riguardo il viaggiare in gravidanza sono:
- Posso viaggiare in gravidanza?
- Ci sono particolari precauzioni da prendere?
- Esistono modi di viaggiare migliori di altri?
Le risposte a queste domande dipendono dall’epoca gestazionale e dalla presenza di fattori di rischio, condizioni che aumentano il rischio di patologia e che necessitano pertanto di una maggiore prudenza e sorveglianza.
La maggior parte delle donne possono viaggiare tranquillamente in gravidanza. E’ indispensabile però seguire alcune raccomandazioni.
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Quando viaggiare?
Dopo i primi tre mesi generalmente ci si sente meglio. Il fisico comincia ad adattarsi al nuovo “status” e i fastidi più comuni come la nausea, il vomito, la sonnolenza sono quasi del tutto scomparsi e non sono più un problema.
Ogni gravidanza, pertanto, è a sé. Ci sono, infatti, future mamme che vivono serenamente i primi mesi dell’attesa e con più fatica gli ultimi. Altre, invece, che iniziano la gestazione con qualche disturbo e poi trascorrono il resto dei mesi in modo tranquillo e sereno.
Di solito, si può viaggiare sempre, tenendo però in considerazione che il primo trimestre è il periodo più delicato, perché l’organismo materno deve adattarsi al nuovo assetto ormonale per accogliere la nuova vita e spesso si avvertono i disturbi sopra citati che possono impedire alla futura mamma di voler compiere particolari spostamenti.
Il secondo trimestre è la fase in cui la donna solitamente sta meglio: l’organismo materno si è ormai adattato al nuovo status, le nausee sono terminate, i rischi legati al proseguimento della gravidanza stessa sono ormai ridotti. La futura mamma ha più voglia di essere attiva e di viaggiare.
Nel terzo trimestre, l’ingombro del pancione e qualche disturbo tipico degli ultimi mesi, come per esempio le gambe gonfie, possono rendere più difficoltosi e lenti gli spostamenti.
Se vi è quindi la possibilità di programmare il viaggio, il secondo trimestre è il momento migliore per affrontarlo, ma non necessariamente l’unico.
Negli ultimi mesi: sarebbe più prudente evitare lunghi spostamenti e per troppo tempo con l’avvicinarsi della data del parto.
Consigli di “viaggio”
Indipendentemente dalle modalità di viaggio, è utile prendere alcune precauzioni per migliorare il benessere e la sicurezza. Vediamoli insieme:
1. Passeggiare spesso, quasi ogni ora: serve ad evitare gonfiore degli arti inferiori, a volte molto intenso e fastidioso.
2. Calzare scarpe comode, indossare calze elastiche ed indumenti che non costringono. I tessuti a contatto della nostra pelle devono essere di fibre naturali come cotone o lana: sono meno irritanti ed assorbono il sudore.
3. Mangiare poco e spesso: portarsi della frutta o piccoli snacks per prevenire la nausea.
4. Non assumere farmaci che non siano stati prescritti dal proprio ginecologo.
5. Sottoporsi ad un controllo clinico prima della partenza.
6. Indirizzi utili. Se il viaggio durerà a lungo (alcune settimane) o se avviene nelle ultime settimane di gravidanza è bene avere dei punti di riferimento nella zona dove si andrà a soggiornare come l’indirizzo di un altro ginecologo, un ospedale con reparto di ostetricia o altra struttura utile per affrontare le eventuali necessità o situazioni di emergenza.
Quale mezzo scegliere?
In molte spesso ci chiedono se sia preferibile viaggiare in automobile, in bus, in treno,in aereo o in nave; in linea di massima vanno bene tutti ma per lunghi viaggi è preferibile il mezzo più veloce. Si sconsiglia lo spostamento in moto.
In automobile
L’automobile va bene per viaggi non troppo lunghi. Dieci ore di viaggio sono pesanti anche al di fuori della gravidanza.
Non più di 5-6 ore di viaggio al giorno sono un buon obiettivo.
È preferibile viaggiare in gravidanza durante le ore più fresche della giornata e avere sempre a portata di mano un paio di bottiglie d’acqua.
E’ bene indossare sempre una cintura di sicurezza. Paura diffusa è che la cintura di sicurezza possa costringere il feto se l’automobile si ferma bruscamente o in caso di impatto violento. In realtà ciò avviene eccezionalmente poiché il feto è ben protetto dal liquido amniotico che lo circonda, dai muscoli, dagli organi e struttura ossea materni.
In caso di incidente è bene tuttavia consultare immediatamente il proprio ginecologo od un pronto soccorso ostetrico.
Se l’automobile possiede un Air Bag indossare la cintura di sicurezza è ancora più doveroso: in caso di incidente il trauma addominale potrebbe essere maggiore. Se l’Air Bag dovesse aprirsi, il gas non e’ nocivo.
Si può anche scegliere di viaggiare in autobus o in treno, anch’essi comodi in quanto consentono alla mamma di potersi muovere.
Come indossare la vostra cintura di sicurezza
E’ bene posizionare la cintura orizzontale (quella in basso) al di sotto dell’addome, abbassandola quindi un poco, in modo da circondare senza costringere. La cintura trasversale deve essere posizionata tra i due seni ed intorno alla spalla, regolando il sedile in modo che quest’ultima non strofini sul collo. E’ bene inoltre che non siano regolate troppo lente.
In aereo
Volare è sicuro in gravidanza, non crea vibrazioni che, al contrario dell’auto, possono stimolare la contrattilità uterina.
Esistono alcune regole per un viaggio tranquillo:
1. Farsi assegnare un posto vicino al corridoio per poter passeggiare ed andare facilmente in bagno.
2. La cabina può essere sia riscaldata che rinfrescata anche in un piccolo aereo. Nonostante ciò è bene indossare pochi abiti leggeri a strati che si possano rimuovere con facilità.
3. Bere bevande leggere per evitare la nausea, ma abbondantemente poiché l’aria della cabina è asciutta.
Durante il voli lunghi è consigliabile indossare calze a compressione graduata, per ridurre l’accumulo di liquidi nelle gambe e favorire la circolazione.
Poiché i piedi tendono a gonfiarsi, è consigliabile indossare scarpe comode.
Via mare
Le navi possono rappresentare un mezzo di viaggio comodo e rilassante. Tuttavia alcune persone soffrono il mal di mare: se è la prima esperienza, questo non è il momento più adatto per provare poiché poiché il moto ondoso della nave potrebbe favorire l’insorgenza di nausee. Per quanto riguarda viaggi più lunghi in navi da crociera è bene informarsi sull’ eventuale assistenza medica specifica presente a bordo nave.
In moto
I viaggi in moto durante i 9 mesi di gestazione sono assolutamente sconsigliati e da abolire, non solo perché le vibrazioni stimolano la contrattilità uterina, ma soprattutto perché, in caso di incidente stradale, le conseguenze possono essere davvero gravi.
Per ulteriori domande o chiarimenti scriveteci pure lasciando un commento qui sotto o in privato attraverso i nostri canali,
A presto mamme!
Foto di Free-Photos